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Cosa succede dopo il no in Italia

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Dopo il fatidico referendum del 4 dicembre scorso, in Italia ha vinto il no. Ma si è avviata in tal modo una nuova fase politica che come ha detto il presidente del consiglio nominato dal governo Paolo Gentiloni , durerà fino a che “il governo avrà la fiducia del Parlamento”  .
Il che significa che si andrà a votare presto, come vorrebbero sia l’ex premier Matteo Renzi che le opposizioni, oppure significherà per questo governo provvisorio arrivare a  febbraio 2018, come vorrebbe anche il Presidente Mattarella.

Ora si  attende  il giorno 24 gennaio, ovvero il giorno in cui ci sarà l’udienza della Consulta la quale dovrà valutare l’ incostituzionalità effettiva o meno della legge elettorale detta Italicum.
Dunque, mentre i partiti ne stanno cominciando già a discutere, solo da febbraio la legge elettorale Italicum vedrà probabilmente la sua fine e poi sarà improbabile che partiti con degli interessi diversi potranno mettersi rapidamente d’accordo . Mattarella, dal canto suo vorrebbe una legge omogenea perché dice inconcepibile il fatto di andare a votare con due sistemi che sono diversi per Camera e per Senato.

Gentiloni nel suo discorso del 13 dicembre ha  detto : “ci auguriamo che possano maturare appoggi e convergenze più larghe su singoli provvedimenti”.

Ma in caso di elezioni,  se anticipate,  tra lo scioglimento delle Camere ci vogliono almeno 45 giorni prima dello stesso voto e poi ci vogliono i tempi tecnici per l’ insediamento del nuovo Parlamento e  nuovo governo che sono di almeno due mesi e mezzo e in qusto periodo  l’attività di governo è paralizzata.

Se si votasse ad esempio a giugno, si dovrebbe sciogliere quindi in aprile il Parlamento . Come si “proietterebbe” riguardo l’Europa un Italia verso il futuro se avesse un governo in uscita, che  non potrebbe nemmeno prendere alcun impegno?

Inoltre il 26 e il 27 maggio a Taormina si terrà il G7, al quale inoltre parteciperà per la prima volta  Donald Trump, che si insedierà invece al 20 gennaio.

La presidenza italiana a tale G7  si presenterebbe in questo caso senza governo  . Se  l’esecutivo arrivasse invece all’inizio dell’estate, si arriverebbe con lo stesso fino al 2018  . Superando  l’estate, dunque, sarebbe ininfluente il desiderio dei parlamentari  che devono aspettare   metà   settembre per beneficiare di un vitalizio avendo 65 anni.

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Category : Economia
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