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Alle emorroidi in gravidanza non c’è proprio rimedio?

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Probabilmente il discorso legato alle emorroidi non ha bisogno di alcuna introduzione: chi ne ha sofferto in passato, o ne è attualmente colpito, sa bene quali siano i sintomi e i disturbi che esse causano.

Che dire, invece, della gravidanza? Forse non tutti sanno che anche le donne che, normalmente, non hanno questi problemi, soprattutto durante il terzo trimestre vanno incontro a disturbi emorroidari.

A causare il fenomeno sono diversi fattori che agiscono in sinergia tra loro, a iniziare dagli squilibri ormonali che causano una perdita di elasticità delle vene – e siccome le emorroidi sono proprio dei cuscinetti vascolarizzati, è probabile che al loro interno il sangue ristagni.

Questo problema è accentuato dal peso e dal volume del feto che, premendo sulla zona lombare, ostacola ulteriormente il ritorno venoso. Terzo fattore chiave è rappresentato dalla stitichezza che frequentemente si manifesta nelle donne in gravidanza: le emorroidi, già sollecitate negativamente dai fenomeni di cui sopra, possono essere molto irritate durante gli episodi di evacuazione.

Le donne incinte devono quindi rassegnarsi alle emorroidi in gravidanza? Forse non le si potrà evitare del tutto ma, quanto a trattamenti, non mancano le strategie per cercare di renderle il meno fastidiose possibile.

Per correre ai ripari è possibile applicare apposite creme sulle parti colpite e beneficiare dell’azione di impacchi di acqua fresca per alleviare il fastidio; è bene inoltre assumere molte fibre (anche sotto forma di integratori) e molta acqua allo scopo di evitare il più possibile gli episodi di stipsi. E poi consolatevi: di solito, dopo il parto, le emorroidi tendono spesso a regredire da sole!

 

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