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Rimini: visita in piazza Tre Martiri

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E’ ormai sempre crescente il numero di turisti che, provenienti da ogni parte d’Italia, d’Europa ed anche del Mondo (senza esagerare), scelgono le coste romagnole del mare Adriatico per trascorrere le proprie, spensierate vacanze estive. La riviera romagnola rappresenta, infatti, un’occasione unica per ‘investire’ il proprio tempo in giorni di relax e riposo assoluto, totalmente staccati da quelli che sono gli stress della vita quotidiana e del lavoro.

E’ davvero impossibile riuscire a non divertirsi nelle località che si estendono lungo i 110 chilometri della riviera adriatica. Mare, tradizioni, cultura e cucina si fondono in un mix ‘letale’ (ovviamente dal punto di vista più che positivo), al quale sono incapaci di resistere sempre più turisti che, come abbiamo visto, provengono davvero da ogni dove. Una delle località più rinomate della riviera adriatica della Romagna è senz’altro la splendida Rimini, provincia di alcune delle città più amate, tra le quali, in testa, troviamo sicuramente il comune di Riccione, capitale del divertimento e della movida notturna, che passa per discoteche, pub, concerti e serate di balli e canti sfrenati. Tornando alla provincia, qui è possibile trovare diverse attrattive, legate soprattutto a grandi eventi, in grado di assicurare interesse ad ogni tipo di turista presente nei tanti Hotel economici Rimini. Essa, infatti, è anche tanta cultura, come testimoniato da piazza Tre Martiri, dotata di grande storia e di un immenso fascino. La piazza ricalca parte del foro di Ariminum, colonia romana fondata nel 268 a.C.: posto alla confluenza delle due strade principali, il cardo e il decumano, l’antico impianto, più ampio e dilatato fino alla via San Michelino in foro, era lastricato con grandi pietre rettangolari, ora in parte visibili attraverso aperture recintate.

La piazza ricalca un po’ tutta quella che è la ‘trafila’ storica della città di Rimini. Di stampo romano, nell’età del medioevo viene in qualche modo subordinata alla piazza centrale.

Essa diviene luogo di mercati: attraverso la via dei Magnani (oggi via Garibaldi), segnata da un arco fra la cortina delle abitazioni, giungevano i prodotti dal contado. Sotto i portici si aprivano le beccherie, botteghe per la vendita della carne. Agli inizi del Cinquecento, fu edificato il Tempietto dedicato a Sant’Antonio da Padova in ricordo del miracolo che, nel XIII secolo, rese una mula devota all’ostia consacrata.

La storia più recente, invece, lega la piazza ai tragici eventi di guerra: ne consegna il ricordo il Monumento ai Caduti e il nome stesso della piazza, intitolata ai tre martiri partigiani impiccati il 16 agosto 1944 nel punto ora contrassegnato da un inserto di marmo.

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Category : Turismo
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