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Come funziona il buono lavoro per le prestazioni occasionali

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Copertura previdenziale completa ai sensi di legge per il lavoratore mentre per il datore di lavoro l’obbligo viene automaticamente assolto

Le prestazioni di lavoro occasionale di carattere accessorio, cioè quelle attività aventi carattere saltuario ed episodico, sono remunerabili con i buoni lavoro, denominati «voucher», anziché con il denaro contante. Con tale sistema di pagamento al lavoratore vengono garantiti automaticamente tutele per la copertura previdenziale ed il committente assolve ad ogni obbligo.Questo sistema retributivo, nato con la riforma Biagi del mercato del lavoro, ha avuto una prima sperimentazione con la vendemmia 2008 per poi essere esteso ad un campo più vasto di attività, con la legge anticrisi n. 33/2009 e con la finanziaria 2010.

I soggetti interessati. Possono essere retribuiti con i buoni lavoro quanti non hanno una stabilità di impiego, come gli studenti le casalinghe i lavoratori part-time, i cassintegrati, i soggetti che percepiscono l’indennità di disoccupazione o altri assegni a sostegno del reddito ed i pensionati.

Gli studenti devono avere un’età inferiore a 25 anni se non sono universitari e possono svolgere l’attività lavorativa limitatamente nei periodi liberi da impegni scolastici (sabato e domenica) ed a quelli di vacanza (dal 1º dicembre al 10 gennaio, dalla domenica delle Palme il martedì successivo alla Pasqua e dal 1º giugno al 30 settembre). Nella categoria delle casalinghe rientrano i soggetti di ambo i sessi con responsabilità familiari che non prestano attività lavorativa autonoma o dipendente. Nelle lavorazioni stagionali dell’agricoltura (vendemmia, raccolta delle olive, ecc.) l’occupazione con tale forma retributiva è ammessa a condizione che i soggetti interessati negli ultimi due anni non abbiano prestato attività lavorativa nel settore come dipendenti.

I lavoratori part-time possono integrare le proprie attività lavorative con prestazioni occasionali purché non presso lo stesso datore di lavoro. Per i cassa integrati ed i soggetti beneficiari dell’indennità di disoccupazione o altri assegni a sostegno del reddito, lo svolgimento di una prestazione occasionale è subordinato al rilancio di una dichiarazione di impegno ed accettare un nuovo lavoro o una riqualificazione professionale. I pensionati possono svolgere attività di natura occasionale in qualsiasi settore produttivo. I beneficiari previdenziali riconosciuti ai lavoratori remunerati coni buoni lavoro sono indicati nella tabella pubblicata a parte. Da essa si rileva che i soggetti in questione hanno diritto alla contribuzione Inps, nella misura di 1,3 euro per ogni buono di 10 euro per la pensione.

Per i cassaintegrati ed i soggetti beneficiari dell’indennità di disoccupazione o altri assegni a sostegno del reddito, però, il valore degli accrediti per prestazioni pagate con i buoni viene sottratto dalla contribuzione figurativa. Ciò significa che se risulta percepita con i buoni una somma di 3000 euro, il valore del contributo figurativo viene ridotto in ugual misura in quanto la quota di contribuzione compresa nel buono lavoro non verrà accreditata sulla posizione contributiva dal lavoratore, ma andrà a recupero dell’onere legato alla contribuzione figurativa.

Il limite del compenso. La remunerazione della prestazione di lavoro occasionale con i buoni lavoro non può superare il limite di 5.000 euro l’anno da parte dello stesso committente. A tal fine non deve essere considerato il valore nominale del ticket, ma quanto effettivamente viene ad incassare il lavoratore. Tenuto conto che il buono lavoro ha il valore nominale di 10 euro e che nell’importo sono compresi i contributi Inps (1,3 euro) ne deriva che per non superare il limite di 5.000 euro annui, il lavoratore può incassare dallo stesso soggetto fino ad un massimo di 666 buoni da 10 euro ciascuno, per un totale quindi di 6.600 euro corrispondenti a 4.995 euro netti. Per i cassa-integrati ed i soggetti con indennità a sostegno del reddito il tetto massimo di remunerazione del lavoro occasionale con i buoni lavoro è di 3.000 euro (pari a 4.000 euro lordi) annui.

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Category : Economia, Notizie
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