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Mangimi contaminati. E’ allarme diossina

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È allarme diossina. Allevamenti di polli chiusi, maiali abbattuti, uova sotto osservazione e latte a rischio. L’allerta parte dalla Germania e si sta via via diffondendo per l’Europa. Francia, Danimarca e Regno Unito le destinazioni raggiunte degli alimenti contaminati, questa la conseguenza dell’alterazione fraudolenta dei mangimi da parte dell’azienda tedesca Harles-Jentzsch. A rischio tutta la filiera alimentare tedesca e non solo.

Alto l’allarme anche in Italia dove si parlerebbe comunque di rischio basso, come confermato dal presidente del Consiglio nazionale dei chimici, Armando Zingales, che fa sapere: “È importante innanzitutto privilegiare cibi provenienti da una filiera corta, dei quali è più facile riconoscere l’origine. Il consiglio generale è poi quello di variare spesso tipo e fonti di prodotti alimentari”.

Nonostante le rassicurazioni arrivate anche dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, resta comunque alto lo stato di allerta. La diossina è una sostanza pericolosa non biodegradabile. Se ingerita in grandi quantità o in piccole dosi, ma ripetute, rimane nell’organismo e provoca intossicazioni acute; nel tempo, quindi, potrebbe essere responsabile di gravi forme tumorali. Se è vero dunque che l’allarme non deve destare eccessiva preoccupazione, è altrettanto vero che non deve essere preso sotto gamba.

Il problema apre una questione molto seria che riguarda la capacità di azione e l’efficacia del sistema di allerta europeo. Secondo un portavoce sembrerebbe che il ministro dell’Agricoltura fosse a conoscenza dell’eccessiva presenza di diossina nei mangimi della società tedesca già nel mese di marzo. C’è da chiedersi allora come mai il problema è stato sollevato solamente a novembre.

La questione lascia aperti interrogativi inquietanti prima di tutto sulla sicurezza dei consumatori. Già non molto tempo fa si erano verificati gli stessi ritardi per la vicenda della mozzarella blu, oggi la questione è ben più grave perché, se allora si scoprì che oltre alla strana colorazione non c’erano rischi per la salute, oggi si sa che questa sostanza è pericolosa per i consumatori. È ormai una certezza che per oltre 9 mesi dolci, prodotti da forno, maionese, petti di pollo e bistecche di maiale e altri i prodotti contaminati sono stati mangiati da migliaia di consumatori tedeschi, inglesi, dagli abitanti dei Paesi Bassi e chissà quanti altri paesi ancora.

MG Gargani

Movimento Unione Italiano

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