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Il marketing olfattivo. Di che si tratta?

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Ci sono molte strategie attuabili per aumentare il successo (ed il profitto) di una attività commerciale. Il marketing olfattivo è una di queste.

marketing olfattivo

Esso serve essenzialmente ad aumentare il numero delle vendite in un esercizio commerciale, punto vendita o store. La sua maggiore peculiarità consiste nei bassi costi di attuazione.

Per capire di cosa tratta il marketing olfattivo, l’esercente interessato a questa tecnica deve farsi domande molto semplici, come: “L’ultima volta che sono entrato in un esercizio commerciale cosa ho visto? Che cosa ho udito? Che cosa ho toccato? Che cosa ho assaggiato? Ma soprattutto quali odori ho sentito?”

Ogni gestore di un punto vendita deve tenere in grande considerazione gli stimoli sensoriali che uno store può dare ai potenziali clienti, soprattutto l’olfatto.

Quest’ultimo, infatti, è l’unico sei sensi che può superare istantaneamente il cervello, (che agisce come filtro) e raggiungere direttamente le nostre emozioni!

Normalmente, quando un imprenditore (con passate esperienze o meno), progetta l’apertura di un punto vendita, tiene in considerazione soprattutto elementi quali:

  • il layout e le ambientazioni dello spazio espositivo per quanto riguarda la comunicazione visiva,
  • la musica e i suoni di sottofondo che verranno riprodotti durante l’esperienza d’acquisto del cliente per la comunicazione uditiva,
  • il materiale di supporto alla vendita in generale per quanto riguarda la comunicazione tattile.

È fondamentale, invece, ritagliare all’interno della strategia comunicativa, uno spazio ben definito anche per il marketing olfattivo, il senso più efficace e per certi versi, più veritiero.

A chi non è capitato di accedere ad un punto vendita e percepire immediatamente un profumo di pulito?

Ebbene, in questo caso il nostro cervello e, quindi il nostro organismo influirà positivamente sulla durata dell’esperienza nel punto vendita, misurabile tramite:

  1. ovviamente, l’intervallo di tempo di permanenza del cliente nel negozio;
  2. Il numero di occasioni d’acquisto del cliente;
  3. Il numero di richieste di informazioni del cliente sui prodotti in esposizione.

Al contrario, se l’ambiente rivela un odore sgradevole o non allineato ai gusti del target di riferimento l’esperienza nel punto vendita verrà “etichettata” in maniera negativa nel cervello del cliente.

Si possono fare tanti esempi in cui il marketing olfattivo è completamente trascurato.

Un errore, purtroppo ricorrente nei bar, è quello di far coincidere (anche solo di qualche minuto) i tempi di apertura del negozio, con i tempi dedicati alla pulizia. Possono cosi, capitare situazioni spiacevoli: l’esperienza olfattiva unica e inimitabile del gustare una buona tazzina di caffè può essere irrimediabilmente rovinata dall’odore di prodotti della pulizia!

Le profumazioni, gli odori sono parte integrante della comunicazione di un punto vendita e del suo posizionamento. Hanno quindi un ruolo chiave nella decisione d’acquisto del cliente.

Il marketing olfattivo cerca di pianificare la strada migliore per allineare le profumazioni e gli odori dello store al target di riferimento, al processo di acquisto e alla Brand Identity.

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