Il video marketing per il successo di un brand
Restano pochi dubbi ormai a tutti gli addetti del settore web, siano essi web marketer, comunicatori o esperti di digital Pr: i video sono i contenuti più efficaci della rete sotto tutti i punti di vista e l’importanza del video marketing, già inestimabile oggi, è destinata a registrare ulteriori incrementi negli anni a seguire.
La macchina della viralità
Dal punto di vista della comunicazione aziendale e del branding, l’attività di produzione video aziendali, per quanto complessa e bisognosa di budget e professionisti, presenta un ROI nettamente più alto rispetto a quanto si possa realizzare utilizzando altre tipologie di contenuti per l’accrescimento del proprio brand. Ogni giorno, su Facebook sono visualizzati circa 8 miliardi di video, piattaforma dove il video marketing si dimostra di gran lungo più efficace (8.4 volte di più delle altre piattaforme dell’online). Secondo le stime, il 44% dei marketer prevede di accrescere i propri investimenti in video marketing, già scelti nel corso del 2016 dal 96% delle società B2B.
Branding
I video sono un eccezionale strumento di branding, che il 73% dei marketer giudicano un mezzo efficacissimo di marketing online. Si stima che, entro il 2019, l’80% del traffico web sarà veicolato da contenuti visuali: i video sposteranno un volume di traffico circa 4 volte superiore rispetto alle rilevanze del 2014. I video sono il mezzo più efficace per attività di branding perché più facili da ricordare, più accessibili alla fruizione e perché trasmettono un’idea di marchio compatta e competente, agevolando i meccanismi di creazione di empatia tra brand e utente.
Marketing funnel
I video sono ‘acchiappaclick’ che possono svolgere un ruolo centrale nell’implementazione di strategie di lead generation. Una clip in movimento è più appetibile, crea fiducia e si rivela la migliore ‘esca’ per incanalare volumi di traffico all’interno del percorso di conversione strutturato dall’azienda e alimenta la successiva fase di fidelizzazione: un video inserito all’interno di una newsletter abbatte di oltre il 30% le quote di abbandono.