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Google Colibrì e Knowledge Graph: Big G vuole sapere tutto

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Google va sempre più verso un’analisi semantica del web. Nel corso degli ultimi anni, Big G sta perfezionando continuamente il proprio algoritmo, con l’obiettivo di fornire risultati di ricerca che siano il più possibile in linea con le reali esigenze e aspettative degli utenti. Per farlo, il colosso di Mountain View ha elaborato una serie di migliorie strutturali del proprio modo di scansionare la rete e di assegnare valore ai siti web.

Nel settembre del 2013, Google ha annunciato il lancio di Colibrì, un nuovo modo di interpretare le query di ricerca del pubblico. Hummingbird – questo il nome originale della nuova tecnologia di Big G – utilizza un approccio olistico per scansionare la rete e fornire i risultati più coerenti, mediante un’analisi in grado di comprendere il significato di intere frasi anziché le singole parole. Colibrì non è un nuovo aggiornamento bensì una vera e propria ri-organizzazione dell’algoritmo, che include tutte le continue evoluzioni sviluppate da Google nel corso degli anni e che va verso l’analisi semantica del web.

Google Knowledge Graph

Colibrì si basa sull’espansione delle funzionalità del Google Knowledge Graph, un grafico che struttura una serie di oggetti (o entità) del mondo reale partendo dalla query di ricerca espressa dall’utente. Attraverso una strutturazione per livelli delle SERP di ricerca, Big G può strutturare un elenco dei risultati che si configura come la miglior sintesi possibile di tutte le probabili esigenze del navigante, permettendo una serie di approfondimenti e di ulteriori informazioni integrative per ogni diversa tematica.

L’analisi semantica del web è orientata a fornire risultati immediati, organici e strutturati per favorire la navigabilità e rappresentano un’evoluzione fortemente voluta da Google per andare incontro alle nuove e differenti necessità espresse, in particolar modo, dalla navigazione in mobilità.

Ogni agenzia SEO Milano, Roma, ecc. ha potuto constatare un significativo cambiamento delle priorità di Google, riflesse in sostanziali modificazioni delle SERP di ricerca. Siti web responsive e user friendly, integrati da contenuti utili e dettagliati, hanno incrementato notevolmente il proprio posizionamento a scapito di quelli che non hanno saputo adeguarsi ai nuovi parametri.

Attraverso la struttura in grafi, Google si propone di rispondere nel modo più esaustivo e lineare possibile a ogni interrogazione del motore di ricerca, analizzando semanticamente le richieste e fornendo risultati in grado di gestire al meglio l’ambiguità semantica.

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