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Fiera del Maiale a Villa Verucchio

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Grandi onori a Villa Verrucchio per il maiale re della tavola

Lo “sposalizio” e la “smettitura” del maiale sono due termini diversi che indicano lo stesso procedimento, ossia l’uccisione e la macellazione del suino; questo animale, protagonista di decine di piatti della tradizione e di detti popolari molto coloriti, veniva infatti ucciso dalle famiglie contadine nel mese di gennaio, quando raggiungeva il massimo del peso. L’evento assumeva i contorni di una vera e propria festa, perchè inaugurava un periodo di disponibilità alimentare in periodi spesso segnati da scarsità di cibo.

Del maiale non si butta via niente, infatti dalla macellazione del suino si ricavavano insaccati, salumi e preparazioni dal gusto antico come il sanguinaccio.
Anche Villa Verucchio rende omaggio al maiale, proprio nel periodo in cui da tempi immemori l’animale viene sacrificato: come ogni anno ritorna, il 15 e il 16 gennaio, la “Fira de bagoin”, un appuntamento irrinunciabile organizzato dalla Pro Loco, per tutti i buongustai che non temono, anche in tempi di salutismo alimentare, di lasciarsi andare alle tentazioni della carne dal gusto pieno e speziato.

La festa inizierà sabato 15 gennaio, alle 17.30, con la degustazione dell’olio novello dei colli verucchiesi e della Valmarecchia, guidata dall’A.r.p.o (associazione regionale fra produttori
olivicoli), in cui gli esperti sveleranno i trucchi per riconoscere le mille sfaccettature del sapore del salubre condimento, per distinguere un olio “mandorlato” da uno “rotondo” piuttosto che “grossolano”, al fine di giudicarne la bontà. La degustazione avverrà presso il centro civico di Villa Verucchio, adiacente al cuore della festa, che sarà piazza Europa.

La sera (dalle ore 20), magari dopo un piatto di “zavardone” cucinato dalle “azdore” navigate dello stand gastronomico, si balla con l’orchestra di Giò Raffoni, leader della band e autore del delirante “ballo della clava”.
La festa continua il giorno successivo, domenica 16. In mattinata (alle 10) verrà ucciso un maiale e, con metodi tradizionali, verranno preparati i capolavori dell’arte della norcineria:
salsicce, costolette, fegatelli, cotechini, ciccioli, testa e salami.
Non solo maiale: sono tanti i piatti della tradizione contadina che potranno essere gustati allo stand gastronomico: la polenta, la minestra con i ceci, quella con i fagioli, le erbe di campagna e i dolci, come fiocchetti e cantarelle.

Dalle 18 di domenica, per tutto il proseguimento della festa, suonerà l’orchestra Luca Milani; un’ottima opportunità per scatenarsi e smaltire tutte le inevitabili calorie in eccesso.

www.prolocoverucchio.it.

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