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Primo maggio: un successo con i negozi aperti

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Prima della festività dei lavoratori, che è stata celebrata il primo maggio, era scoppiata la polemica a causa della proposta di Confcommercio di tenere aperti gli esercizi commerciali, soprattuto nelle città d’arte e/o a vocazione turistica.

La discussione aveva toccato soprattuto i sindacati, non tutti d’accordo con la proposta. Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo, aveva da subito accolto l’idea con entusiasmo: aveva infatti invitato i comuni italiani a prevedere, nei loro statuti, forme di liberalizzazione degli orari dei negozi nei giorni festivi. Inoltre il Governo sta preparando un provvedimento a questo proposito.

Ora, all’indomani della festività, il Ministro ha annunciato che «il 1 maggio con negozi e musei aperti è stato un successo: le città che hanno risposto a questa sollecitazione hanno avuto risultati molto positivi, che hanno finalmente posto le nostre realtà sullo stesso piano delle grandi capitali europee del turismo». Secondo la Brambilla il grande successo della giornata del primo maggio «conferma quanto sia importante andare avanti prevedendo in tutti i Comuni a vocazione turistica, l’apertura degli esercizi commerciali durante i giorni festivi e la liberalizzazione degli orari. Il testo al quale lavoro da settimane si muove proprio in questa direzione: liberalizzare, deregolamentare e semplificare. Del resto, sono fermamente convinta che più libertà d’impresa voglia dire più ricchezza per tutti, imprenditori, lavoratori ed amministrazioni pubbliche». Per rassicurare i sindacati il Ministro fa presente che nessuno intende violare i diritti dei lavoratori ma che, allo stesso tempo, bisogna considerare il diritto dei commercianti a gestire le proprie attività come meglio credono. Sulle manifestazioni a Milano e Roma la Brambilla ha dichiarato: «Sono l’ennesima dimostrazione di come certe ali del sindacato non riescano a liberarsi di un corporativismo che è ormai fuori del tempo».

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