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Bambini e traslochi a Firenze

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I genitori dovrebbero conoscere a fondo i propri figli e quindi dovrebbero essere in grado di fargli passare il periodo del cambio di casa nella maniera meno traumatica possibile.

Con questo articolo vogliamo comunque dare qualche consiglio per superare questo momento di difficoltà in modo tranquillo. Consideriamo comunque che i bambini, specie se sono molto piccoli, non vengono traumatizzati più di tanto da un trasferimento: sono i genitori che si stressano e diventano nervosi più del dovuto. Solo il giorno dell’effettivo trasferimento può causare qualche problema ai bambini, con la casa piena degli operai dell’impresa dei traslochi a Firenze che vanno avanti indietro per caricare gli scatoloni sul furgone.

 

Questo momento di confusione con persone estranee per casa sarebbe da evitare ai bambini, che andrebbero portati da un parente, meglio se dalla nonna, o da amici, in modo da poterli poi portare direttamente nella casa nuova, non appena finito il lavoro degli operai dell’impresa dei traslochi a Firenze. Invece il momento dell’imballo è un momento da vivere insieme: può infatti essere molto divertente per i bambini inscatolare tutti gli oggetti e scrivere sugli scatoloni, anche se veder sparire i lori giochi preferiti può far loro pensare di essere stati cattivi. In questo caso i genitori devono essere presenti e parlare molto con i propri figli: cercare di spiegare loro le varie fasi del trasferimento è molto importante. Si può cominciare infatti nello spiegare il perché si mettono tutti gli oggetti ed i mobili smontati negli scatoloni di varie misure. Anche la scelta dell’impresa dei traslochi a Firenze può essere spiegata ai bambini, spiegando che il peso degli scatoloni è troppo pesante da trasportare per una persona sola, ovvero il papà.

 

I bambini, specie quelli più grandicelli, capiscono bene anche il motivo del trasferimento: con loro si può parlare apertamente e spiegare tutte le ragioni. Sarà un po’ più difficilefargli capire che non potranno più frequentare gli stessi amici e la stessa scuola, se si trasloca in un posto distante parecchi chilometri: in questi casi sarebbe forse meglio consentire una festa di addio, con la promessa di sentirsi spesso tramite sms e chat. I problemi più seri si potranno verificare nella casa nuova e soprattutto di notte. I bambini più piccoli pretenderanno di dormire con i genitori, ma non bisogna far si che la situazione regga troppo a lungo: i bambini sono degli esperti nel volgere ogni situazione a loro vantaggio. L’importante è non cambiare la loro camera nello stesso periodo del trasloco per non far perdere loro tutti i punti di riferimento.

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