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Marche: una scoperta scientifica rivoluzionaria

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Un’equipe dell’Università Politecnica delle Marche, diretta dal professor Roberto Danovaro, docente di biologia marina, ha fatto una clamorosa scoperta che è valsa ai ricercatori il “Biology Award 2010”, un prestigioso premio che viene assegnato dalla casa editrice americana “BioMed Central”.

Cosa hanno scoperto all’Università Politecnica delle Marche? Si tratta di tre creature multicellulari che presentano un apparato vivente che pare possa vivere in assenza di ossigeno, come per i microrganismi multicellulari. Le tre creature sono probabilmente appartenenti alla stessa famiglia dei loriciferi e sono state ritrovate al largo delle coste di Cipro, a 3500 metri di profondità, in acque sature di solfuri velenosi e assolutamente prive di ossigeno. Alcuni di questi organismi hanno sviluppato forme di simbiosi con altri esseri viventi.

Qual è la grande scoperta? Che fino a ieri si pensava che in condizioni come queste potessero sopravvivere solo virus, batteri e microrganismi tipo archaea. «In precedenza erano stati scoperti corpi di organismi multicellulari, ma si è sempre pensato che provenissero dalle acque superiori. Invece i nostri risultati indicano che non solo questi animali sono vivi, ma alcuni contenevano addirittura delle uova», ha commentato il professor Danovaro dopo essere stato contattato per il “BMC Biology”. Roberto Danovaro è professore ordinario di Ecologia e insegna Biologia Marina all’Università Politecnica delle Marche; dal 2005 è Direttore del Dipartimento di Scienze del Mare presso l’Università Politecnica delle Marche.

Una scoperta come quella marchigiana potrebbe cambiare, e di molto, le teorie sull’evoluzione delle specie sulla terra e le prospettive per quanto riguarda l’astrobiologia e la ricerca di forme di vita su altri pianeti.

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