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Produzione Energia Verde: Generazioni tecnologiche a confronto

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A cominciare dagli anni Settanta la questione energetica ha assunto dimensioni sempre maggiori, fino a diventare, nell’ultimo decennio, una realtà impossibile da ignorare. Le crisi petrolifere hanno rivelato l’esauribilità delle risorse fossili e la necessità di individuare quanto prima una serie di fonti alternative di energie rinnovabili.

In questo settore, negli ultimi anni, sono stati compiuti passi da gigante soprattutto sul fronte europeo dove le tecnologie hanno registrato straordinari risultati e la crescita di consapevolezza ha determinato un progressivo cambio di rotta per quanto riguarda i consumi.

Lo sviluppo e l’evoluzione tecnologica hanno interessato vari settori, a partire dalla costruzione di tecnologie sempre più avanzate alla produzione di energia, fino alle  applicazioni specifiche e alle soluzioni di stoccaggio.

Sole, vento e acqua sono le fonti rigenerative più conosciute e sfruttate, ma tra queste, il settore del fotovoltaico è senza dubbio quello più all’avanguardia e su cui la ricerca si è più concentrata.
Ogni anno vengono infatti sfornate nuove soluzioni in grado di migliorare la resa, abbassare i costi e ottimizzare i consumi. Gli impianti di “Prima Generazione”, realizzati con wafer di silicio, in forma mono o poli-cristallina e attualmente detentori dell’85% del mercato mondiale, pur godendodella massima considerazione stanno gradualmente lasciando il posto a quelli di “Seconda Generazione”, più competitivi dal punto di vista dei costi e basati sulla tecnologia del film sottile.

I vantaggi sono evidenti e facilmente riscontrabili: oltre alla notevole riduzione dei costi, dovuta all’utilizzo di un materiale ultra sottile, questi sistemi offrono la possibilità di integrare contemporaneamente più celle su un unico substrato e nell’arco di una sola fase produttiva. Senza contare i vantaggi legati ad una maggiore integrabilità architettonica consentita sia dalla flessibilità dei materiali di supporto sia dal basso impatto estetico dei moduli.
Migliore anche la sensibilità a temperature elevate. Ma ricerca e innovazione non si fermano qui, tanto che gli addetti ai lavori parlano già di celle fotovoltaiche di “Terza  Generazione”, costituite da semiconduttori di tipo organico a composizione ibrida.
Una caratteristica che farebbe guadagnare in flessibilità e gradevolezza dell’impatto estetico. Il merito? Proprio delle caratteristiche del semiconduttore utilizzato, perfetto
per applicazioni che ne faciliterebbero l’integrazione.

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