Conti di Deposito, ecco perché fanno la differenza

I conto di deposito costituiscono i prodotti tipici della gestione del proprio denaro.

Si tratta di strumenti che rispetto ai classici conti correnti si distinguono per l’elevata remunerazione che li rendono particolarmente appetibili.

Ma quando rendono i conti di deposito per essere allettanti?

Prendiamo ad esempio quale può essere il rendimento che si può ottenere attraverso un conto di deposito a scadenza annuale.

Innanzitutto è appena il caso di dire che i Conti di Deposito sono immessi sul mercato dalle banche ed in questo periodo sono quelli che offrono il rendimento più elevato rispetto alle varie formule di gestione del denaro della stessa tipologia.

I conti di deposito possono essere collocati ad un tasso di interesse lordo fino 4,80%, mentre il tasso di interesse netto è pari al 3,84%.

Anche il fisco guarda benevole nei confronti dei correntisti dei conti di deposito.  Infatti, grazie alla manovra del governo Monti, la tassazione sugli interessi maturati sul capitale giacente sul conto deposito, a partire dal primo gennaio 2012, sono assoggettati ad un’aliquota del 20% e non più del 27%.

I conti di deposito sono stati collocati sul mercato da non più di qualche anno ma fin dai primi tempi hanno avuto un rilevante consenso da parte dei risparmiatori grazie alla loro accessibilità e nitidezza.

La maggior parte delle banche non includono oneri di spese per l’apertura del conto di deposito e per la gestione dello stesso.

Anche l’imposta di bollo, da pagare per l’apertura di ogni conto di deposito (imposta pari a 14,62 €) e ogni comunicazione effettuata nei confronti del correntista ( pari a 1,81 €) sono a completo carico di quasi tutti gli istituti di credito.