Mercato degli affitti a rischio per l’imu

Gli aumenti provocati dall’introduzione dell’imu per i proprietari di appartamenti in affitto ha portato la tassazione sui redditi da locazione ad un aumento che come minimo arriva a raddoppiare le tasse rispetto alla tassazione precedente in vigore con l’ici, in alcuni casi come Venezia la pressione fiscale sui redditi derivanti dagli affitti è arrivata ad aumentare per ben 20 volte.

Questo crea forti problemi e contraddizioni sul mercato delle locazioni, in un momento dove la domanda di affitti per le case sembra crescere in modo sostanziale, a causa del’impossibilità di molti di accedere al credito per tentare l’acquisto di una casa propria, l’offerta di immobili sta diminuendo in modo drastico a causa della bassa redditività che essa comporta ai proprietari, che pur nell’impossibilità di vendere per il fermo del mercato immobilaire degli acquisti preferiscano tenere le case sfitte per non incorrere in spese che in molti casi sono solo coperte dai canoni ricevuti dagli inquilini.

Con l’introduzione dell’imu si stima che per un proprietario che abbia due immobili affittati almeno l’interno canone di uno dei due serva per coprire i costi delle tasse, una situazione insostenibile che provocherà nelle zone più richieste un aumento esponenziale dei prezzi di affitto e nell’altre un’offerta insufficente di immobili.

In una situazione di questo tipo non è difficile prevedere un aumento sostanziale dei costi degli affitti che dovranno assorbire gli aumenti derivanti dall’introduzione delle nuove tasse e un’inevitabile debolezza contrattuale da parte dgli inquilini che saranno fortunati a trovare qualche proprietario ancora intenzionato ad affittare.