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Vendita auto usate a Milano per gli appassionati dei dettagli

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auto-usate-milanoGli appassionati di auto usate a Milano sono ben consapevoli del fatto che non è la sola linea di un modello a fare tendenza, non a caso numerosi veicoli sono passati per le peculiarità dei propri interni, il design e la disposizione degli strumenti.

Ad esempio per auto usate Milano molti irriducibili sanno che è impossibile dimenticare le consolle orientate verso il guidatore che contraddistinguono diverse BMW e Alfa Romeo, in altre parole, più che dallo stile, il valore aggiunto sembra esser dato dall’ottenimento della massima ergonomia, un risultato tutt’altro che facile da ottenere vista l’esigenza di includere sempre più funzioni, comandi e strumenti.
Dove mettere il quadro dunque, come cambiano i cruscotti, qual è la posizione ideale, una lunga serie di domande che non trovano una risposta univoca, viste le tante scuole di pensiero sull’argomento, ognuna di essa con i propri limiti e vantaggi: sono state le prime “Mini” a mettere la strumentazione al centro della plancia, un’idea che le ha rese configurabili con la guida a destra o sinistra senza apportare grosse modifiche, ripresa da alcune monovolume con la necessità di valorizzare al meglio i parabrezza panoramici e sgombrare lo spazio dinanzi al conducente.

Nonostante la sua efficacia però finisce comunque con il costringere a distogliere lo sguardo dalla strada, perciò, meglio avere tutto sotto agli occhi o perlomeno le info fondamentali, un discorso ampiamente condivisibile che ha portato alla nascita dell’Head Up Display, in grado di proiettare i dati più importanti sul parabrezza o dinanzi agli occhi, una brillante idea targata BMW che ha finito con il trovare seguaci anche fra i modelli più economici e persino ispirare soluzioni alternative, come nel caso di Peugeot: un quadro strumenti rialzato e compatto, presente nelle nuove 308 e 208, tuttavia affiancato da un secondo display posizionato al centro della plancia.
A creare un altro filone c’ha poi pensato la tecnologia touchscreen, grazie agli strumenti interattivi difatti numerose funzioni di bordo e dispositivi possono finire con l’essere racchiusi in un unico display, facendo così a meno di pulsanti e batterie che rendevano le auto simili a delle astronavi, tuttavia, anche i monitor touch possono presentare qualche problematica, ecco perché Mercedes pur offrendo alla clientela un display ampliato con le sue ultime C, S e V, ha comunque preferito optare per comandi al volante, controller manuali e telecomandi.

Ad ogni modo, la tentazione di riportare tutto sotto lo sguardo del guidatore sembra ormai irresistibile, a conferma di ciò l’operato di Audi, che nell’anticipare gli interni della sua prossima TT ha presentato un cruscotto digitale multifunzione dotato di grafica elaborata dalle funzioni “concentrate”.

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