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Militello, ricchezza e fascino religioso siciliano

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militelloturismoreligiosoLa Sicilia è caratterizzata da una varietà di paesaggi e località che possono catturare anche i turisti ed i storici più esigenti e tra questi scoviamo un luogo di grande tradizione religiosa come il paese di Militello, situato in provincia di Catania, a circa 46 km a sud-ovest. Militello è facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia mediante uno dei tanti voli low cost per l’aeroporto di Catania Fontanarossa. A tal proposito si rimanda a VoliMilanoCatania24 per trovare tutte ke offerte low cost più aggiornate ed adatte alla tue esigenze.

La città di origine barocche deve la sua celebrità per la venuta di Giovanna d’Austria, la nipote del Carlo V, che qui emigrò quando prese in sposo Francesco Branciforte portando con sé il desiderio del bel gusto e della cultura. In tal modo Militello si convertì in corte ed attraversò il suo periodo di massima grandezza. La città si differenzia per la presenza di molteplici monumenti e palazzi di origine barocca che si presentano nelle strade del centro.

Intraprendiamo un itineriario attraverso la città iniziando con il Monastero Benedettino situato in piazza del municipio. L’enorme struttura, che oggi ospita il Comune, è dotata di una particolare facciata decorata. La vicina chiesa è contraddistinta da un componente decorativo nel tipico stile del barocco di Militello ossia la sporgenza a barriera dell’enorme finestra. Inernamente si possono contemplare l’ultima Comunione di S.Benedetto, un quadro di Sebastiano Conca ed un splendido coro di legno cone le rappresentazioni delle scene della vita di S.Benedetto.

L’itineriario segue per via Umberto, in cui è situato il Palazzo Refogiato del 700, fino ad arrivare a piazza Vittorio Emanuele dove troviamo il Museo di S. Nicolò. Esso è contenuto nelle cappelle di sepoltura della Chiesa Madre, costruita ad intorno al 1700. L’affascinante apprestamento mette in risalto lo splendore ed il valore degli oggetti: una cospicua raccolta di ornamenti liturgici del XVII sec., le riccezze di diverse chiese della città tra cui si distinguono gli argenti della chiesa di Santa Maria alla Catena ed il corredo liturgico di S.Agata. Concludiamo con la pala dell’annunciazione di Francesco Franzetto e  l’attentato a S.CarloBorromeo di F. Paladini e l’Immacolata di Vaccaro.

La prossima tappa è all’oratorio di S.Maria alla Catena che venne ricostruito nel 1652. Internamente troviamo delle magnifiche decorazioni di artisti di Acireale raffiguranti episodi dei Misteri Gaudiosi e sculture di sante siciliane. A completare la raccolta, un magnifico soffitto di legno a cassettoni risalente al 1661.

La tappa succucciva è la chiesa di Maria SS. Della Stella, costruita nel 1700 e dotata di un magnifico portale circondato da colonne. All’interno è custodita una bella pala d’altare di Andrea della Robbia fatta di terracotta ricoperta di vetro e rappresentante la Natività. Il Tesoro custodisce una spendida pala d’altare risalente alla fine del 400 che raffigura scente della vita di S.Pietro. Nelle vicinanze della chiesa, nella piazza, si può contemplare il Palazzo Majorana, uno dei pochi momumenti del 500, con pesanti cantonali valorizzati da statue di leone in pietra.

Un’altra chiesa che vale la pena di mensionare è la Chiesa di S. Matia la Vetere, distrutta dal terremoto del 1693 la cui facciata è caratterizzata da uno splendido ingresso odornato da bassorilievi. Infine il nostro itineriario ci porta a parlare del Castello Branciforti, un torrione rotondo ed a tratti a mura, fino a giungere nella piazza della Fontana delle Ninfa Zizza. La fontana fu costruita ad inizio 1600 per celebrare l’apertura del primo acquedotto di Militello.

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Category : Turismo
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