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I fondi pensione all’inizio del 2010 hanno guadagnato più del Tfr

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Gli esperti del settore non saranno rimasti sorpresi. Ma un po’ di stupore c’è, nel leggere gli ultimi dati di Assofondipensione: nel primo trimestre del 2010 il rendimento medio offerto dai fondi chiusi, ovvero le casse di previdenza aziendali o di categoria è stato pari al 2%.Meglio del Trattamento di fine rapporto concesso come liquidazione in ogni azienda.

Sono le cifre a parlare chiaro: nello stesso periodo, i primi tre mesi dell’anno in corso, ilTfr ha reso infatti lo 0,7% (al netto dell’aliquota dell’11%) sulle performance annuali, che corrisponde al 6,91% della retribuzione lorda.
La liquidazione si rivaluta infatti con un tasso dell’1,5%, più il 75% dell’inflazione. Se andiamo a misurare il periodo compreso tra il 2008, momento di inizio della grave crisi economica, e il 31 marzo 2010, i fondi chiusi hanno avuto una performance media del 4,6% a livello complessivo, contro il 5,4% ottenuto nello stesso intervallo di tempo dal Tfr.

Non tutto è andato per il verso giusto, però, tra i fondi pensionistici. C’è chi proprio bene non è andato, anzi: 15 su 80, quelli tra i più aggressivi, registrano ancora un segno rosso:
è il caso della linea azionaria di Fopen (dipendenti gruppo Enel), o della bilanciata-azionaria di Fonchim (industria chimica e farmaceutica). Per loro negli ultimi due anni c’è un – 11,2% e -11,1%. In 65 casi, però, le linee hanno superato i valori di inizio 2008. «Il successo dei fondi pensione non si spiega con l’andamento negativo dei mercati nel biennio 2008-2009 — dice l’economista Elsa Fornero, coordinatrice scientifica del Centro ricerche sulle pensioni e le politiche delwelfare— mentre al contrario il Tfr ha avuto il vantaggio del periodo di bassa inflazione causato dalla recessione».

Se l’aumento del costo della vita, come è accaduto durante la crisi, è inferiore al 6%, la liquidazione aziendale offre un rendimento positivo. «Ma nonostante questo — prosegue Fornero — è un errore pensare che abbiano fatto bene tutti quei lavoratori che nell’ultimo biennio non hanno scelto i fondi della previdenza complementare.
Quando la crisi non ci sarà più, le Borse torneranno a un andamento migliore». La vittoria dei fondi pensionistici sul Tfr è confermata dagli studi di Domenico Proietti, vicepresidente di Assofondipensione.

Proietti allarga la forbice agli ultimi cinque anni. «Tra il 31 marzo 2005 e il 31 marzo 2010— dice — i fondi chiusi hanno offerto un rendimento medio composto del 3,3%.Nello stesso periodo il Tfr è arrivato al 2,6%.
Questo perché la gestione finanziaria del fondo pensione riesce sia a crescere che a contenere i rischi, caratteristica fondamentale di chi investe nel settore».
Un bilancio, quello dei fondi, che è positivo anche nel medio termine. Naturalmente il confronto sulla base dei numeri non esaurisce l’argomento, dato che si tratta comunque di scelte individuali perché riguardano il futuro di un singolo lavoratore.

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Category : Economia
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