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Ristrutturazioni Casa Fai da Te: Pareti e Dipingere Casa

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MURI IN CARTONGESSO, BIANCO IN CASA: COME FARE

Che sia per motivi di risparmio economico o semplice curiosità nei confronti del bricolage, si può pensare di apportare delle piccole ristrutturazioni a casa propria armandosi di attrezzi e cappellino di carta.

Quali sono i consigli più utili per erigere una parete in cartongesso e per imbiancare la propria casa? Il cartongesso è un modo semplice ed economico per suddividere i propri spazi domestici in maniera più funzionale o per lefare delle controsoffittature.

Il cartongesso si presta bene all’abbattimento dei rumori, basterà prevedere nell’intercapedine della parete la posa di materiale fonoassorbente.
In bagno e cucina poi, si possono usare le lastre in cartongesso rivestite con materiale idrorepellente. Oltre all’acqua si può anche “combattere” il fuoco, grazie a lastre speciali realizzate con gesso enidrato, ma vediamo prima come si costruiscono.

È sufficiente incominciare dallo scheletro in legno procurandosi traverse di grezzo almeno da 10×5 centimetri, inchiodare tutta la struttura a soffitto e pavimento. Rinforzare con travi a diverse altezze e rivestire con pannelli in cartongesso in orizzontale.
Infine stuccare i giunti e pitturare il tramezzo per avere la nostra parete finita. Passiamo ora all’imbiancatura di casa, qualora avessimo deciso di tinteggiare senza ricorrere ad un imbianchino professionista. Cosa ci serve?

Un rullo, una retina di plastica per strizzarlo, pennelli, teli di plastica, giornali, carta gommata, una scala e naturalmente una buona pittura.
I costi variano, ma possiamo restare nell’ordine delle 100/200 euro. Una normale idropittura costa in media 25-30 euro per quindici chili, mentre il costo sale se dobbiamo usare una pittura antimuffa, circa 70 Euro. Bisogna preparare la camera stendendo i giornali o i teli di plastica sul pavimento, per evitare di pulire strati di pittura che si depositeranno a terra; coprire tutti i mobili che non riusciamo a trasportare in un altro ambiente con i teli di plastica e radunarli al centro della stanza. Infine coprire le prese, i bordi dei battiscopa e gli infissi con la carta gommata.

Per iniziare dobbiamo diluire la pittura con acqua e cominciare a stenderla dal soffitto; con il pennello tracciamo i contorni e con il rullo finiamo l’interno incrociando le passate. Idem per le pareti:
in genere è consigliabile lasciare asciugare e dare una seconda mano di tinta. Ricordiamoci ogni tanto di mescolare la vernice durante le operazioni di tinteggiatura e il “gioco” è fatto.

RESTAURARE I MOBILI “DELLA NONNA”

In famiglia spesso si fanno deteriorare i mobili antichi perché non si sa come restaurarli, o mantenerli nel tempo. Oltre a intervenire sulle parti in legno, possiamo farlo anche sugli accessori: maniglie, pomelli, serrature di diversi materiali.
Vediamo come pulirli all’insegna della “delicatezza”; il restauro non deve mai mirare a ripristinare la passata lucentezza del materiale, infatti bisogna fare attenzione a non rovinare la patina di ossidazione che è testimonianza dell’età del manufatto.
L’ottone va immerso in acqua e sapone di marsiglia e pulito con una spugna morbida e liscia. Con il rame vanno invece usati sale e aceto, mentre con l’argento bisogna spennellare di acetone e ripulire con un batuffolo di cotone (se ossidato usare prima l’ammoniaca, poi l’acetone). La ceramica invece va lavata con acqua calda e detergente neutro prima di lasciarla asciugare per bene senza usare panni o stoffe (tende ad attirare piccoli peli e fili poi difficili da staccare).

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