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Turismo Accessibile: Il Veneto prima regione…

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Venerdì, a Vicenza, è stato dato il via un progetto in larga scala per il turismo accessibile.

Il Veneto è la prima regione, in Italia e in Europa, a lanciare un piano di questo tipo. Il progetto è stato lanciato in occasione della Fiera del Turismo accessibile che si è conclusa questo fine settimana a Vicenza con 30mila ingressi e un aumento delle presenze del 20% rispetto all’anno precedente, a dimostrazione della costante sensibilità rispetto a questi temi. L’assessore regionale, Marino Finozzi, ha manifestato la sua soddisfazione per il progetto: «Grazie al ministro Brambilla sono stati sbloccati a Roma un centinaio di milioni per il turismo che erano fermi da anni: il Veneto può accedere a circa il 10% di quei fondi presentando progetti “di eccellenza”, e noi ne abbiamo già presentati tre regionali e altri due con intese interregionali».

L’idea è quella di riformare l’assetto turistico regionale in modo da poter accogliere chi ha difficoltà, di qualunque tipo esse siano: «Ci sono 50 milioni di persone disabili in tutta Europa. Ma non è solo questo: basta pensare a tanti genitori con il figlio neonato che sta solo in carrozzina. E soprattutto al fatto che il nostro continente invecchia e ci sono decine di migliaia di anziani che hanno qualche difficoltà di movimento e per andare in vacanza cercano strutture che siano in grado di facilitarli. Mettendo tutto assieme significa rivolgersi a 150 milioni di persone, un terzo di tutto il continente».

Il primo passo del piano regionale consisterà nel monitoraggio di tutte le strutture della regione per valutare a che punto sono adeguate agli standard attuali in termini di accessibilità, a cui seguirà un piano di collegamento tra le suddette strutture, a livello di trasporti e infrastrutture. Una terza fase riguarderà, invece, le innovazioni o i servizi “speciali”: «Non ci sono solo disabili motori ma anche psichici, sensoriali, e alimentari. Basta pensare al dilagare della celiachia. Non è che una struttura deve attrezzarsi per tutto: è possibile con piccoli accorgimenti o interventi essere accoglienti, senza diventare affatto “piccole cliniche”», ha detto Finozzi. Il tutto sarà coordinato in un piano di promozione che lancerà il tutto su Internet e sui social network.

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Category : Turismo
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