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LONG DRINK CUBANI: IL MOJITO

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MOJITOIl Rum, il gusto esotico e soprattutto il Rum. Tutto questo è Cuba, un mix di ingredienti freschi e tradizionali che vi faranno apprezzare la cultura esotica del Sud America. Oggi non esiste locale, pub o discoteca che non abbia inserito il Mojito nel proprio menù. Il Long Drink estivo per eccellenza ma adatto a tutte le stagioni, perfetto da bere insieme agli amici con cui passare una serata all’insegna del divertimento. Il suo gusto piacevole lo rende uno dei drink più consumati: perfetto per una serata in discoteca o per una semplice nottata in spiaggia in riva al mare. Un mix di ingredienti buonissimo che puoi gustare in ogni occasione, in ogni evento e perché no, alla tua festa dei diciotto anni.

STORIA DEL MOJITO

Come altri avvenimenti divenuti celebri, anche il Mojito avvolge la storia della sua nascita in un intreccio ormai leggendario. C’è chi associa l’invenzione di questo cocktail al nome di Attilio De La Fuente, un barman che lavorava a ‘La Bodeguita del medio’, locale situato a La Avana la capitale dell’isola di Cuba. Sia il fantasioso creatore che il bar che ha dato vita al Mojito divennero ben presto popolari nel resto dell’America per poi esportare questa fama in tutto il mondo. La bevanda venne messa sul mercato a stretto giro di posta. Ci troviamo a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 , l’età del proibizionismo, quando negli Stati Uniti era vietato consumare alcolici. Le limitazioni negli States spinsero i turisti americani a recarsi nella vicina, ospitale e mondana (all’epoca) città dell’Avana separata dalla Florida da sole 90 miglia.

L’origine del nome di questa bevanda è incerta. Esistono diverse correnti di pensiero. Secondo alcuni, il nome ‘Mojito’ sarebbe legato al “mojo”, un condimento tipico della cucina cubana a base di aglio e agrumi, usato per marinare. Una seconda interprestazione si allaccia alla traduzione della parola spagnola “mojadito”, che significa “umido, bagnato”. Ma non è tutto. Esiste un’ultima ipotesi, considerata, però, meno attendibile, che fa risalire l’etimologia della parola al termine voodoo ‘mojo’, che significa “incantesimo”.

PREPARAZIONE (Ricetta originale):

Nel corso degli anni questo cocktail ha subito una lunga serie di varianti che lo hanno portato al centro di discussioni riguardo la sua effettiva preparazione. In realtà prepararlo è abbastanza semplice, non occorrono né shaker né mixing-glass, ma solo Rum, ghiaccio e pochi altri elementi.

La ricetta originale per preparare un buon Mojito ha bisogno di questi ingredienti:

  • Rum bianco cubano (5cl.)
  • lime;
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna raffinato bianco
  • un rametto di menta (6-8 foglie)
  • ghiaccio a cubetti
  • acqua gasata (o acqua di Seltz o soda). Usare un bicchiere del tipo tumbler alto.

Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere due cucchiaini di zucchero di canna bianco e il succo di mezzo lime. Gli ingredienti vanno amalgamati insieme. A questo punto si aggiunge la menta che non deve essere pestata, ma solo leggermente premuta e mescolata insieme al succo e allo zucchero (questo accorgimento fa sì che dalla menta non si sprigionino le note amare). Nel passaggio successivo si inserisce il ghiaccio, poi il rum bianco (o Havana Club 3 anni) e infine l’acqua gasata. Il composto ottenuto viene poi servito con una cannuccia e un rametto di menta decorativo.

L’unica variante realmente permessa a Cuba è l’aggiunta finale di Angostura, si ottiene così un “Mojito criollo”. In sud America al posto della menta viene utilizzata la hierba buena che in tutta l’isola è pianta spontanea che si trova facilmente. Il suo aroma è più delicato e meno persistente della menta selvatica o mentuccia che si trova in Italia, ma in assenza di questa dalle nostre parti il suo posto viene preso dalla menta.

Al di fuori di Cuba il Mojito si è ormai diffuso in una variante non corretta conosciuta come “versione europea” oppure “Mojito pestato”. Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere il lime a pezzi e lo zucchero di canna grezzo. A questo punto si amalgama il tutto schiacciando vigorosamente con il pestello (muddler) aggiungendo poi la menta premuta delicatamente, il ghiaccio tritato e infine il Rum bianco. Tecnicamente dunque il cocktail che si ottiene con questo sistema non è un Mojito, bensì una Caipirissima alla menta.

CURIOSITA’ del LONG DRINK

Il Mojito era uno dei drink preferiti dallo scrittore Ernest Hemingway, che lo beveva solitamente proprio alla “Bodeguida del Medio” il piccolo caffè-ristorante in stile coloniale in calle Emperado, che vive ancora oggi nel cuore della città. Il bar è tutt’ora meta dei tanti turisti che visitano e ammirano le foto, appese alle pareti, dei personaggi che nel tempo l’hanno frequentato. Nell’evoluzione del tempo il Mojito, oggi divenuto un classico, si prepara e si serve così ed è molto richiesto e abitualmente bevuto a tutte le ore, anche quelle dell’aperitivo, d’estate come d’inverno. Questo cocktail è consumato in ogni angolo del mondo da persone di ogni target di età.

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Category : Tempo libero
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